“La mia vita da illustratrice inizia nel 2020 quando mi sono trovata a casa h24 ed è rinato in me il desiderio dopo più di 20 anni di riprendere a disegnare. Ho iniziato a seguire vari profili di illustratori più o meno famosi, ed ho deciso di provare a fare qualcosa anch’io perché sentivo di avere ancora molto da esprimere. Ho iniziato con una app per Android e poi sono passata all’utilizzo dell’Ipad. Mi si è aperto un mondo di cui tutt’ora non posso più fare a meno e a 42 anni posso dire con fierezza di vivere una seconda adolescenza spensierata grazie all’illustrazione!”
Capita spesso nelle tue illustrazioni di vedere figure femminili disegnate, che rapporto hai con l’universo femminile? Ho scelto di raffigurare il mondo femminile e le donne in tutte le loro problematiche personali e sociali, dal bodyshaming a temi più sociali.
Nello specifico le mie donne sono molto in carne, amo i corpi opulenti e l’opulenza del corpo femminile stesso secondo me è meravigliosa da rappresentare, specialmente in un mondo che ci impone modelli di perfezione stereotipati. Le mie donne sono circondate da fiori, questo perchè vivo in campagna ed ho un fortissimo legame con la natura. Da sempre adoro i fiori bellissimi e forti proprio come lo sono le donne.
Le tue illustrazioni si presentano con colori molto pop a tinte piatte… ci racconti qualcosa di più in merito a questo utilizzo ostentato? La scelta dei colori accesi è stata naturale e d’istinto, ho sempre amato le tinte forti essendo anche una persona caratterialmente passionale (tutto ciò che è acceso e potente mi attira). I colori pastello sono meravigliosi, ma non sono i colori della mia anima, troppo accesa e forte proprio come le tinte che utilizzo. Con il tempo credo che questa sia diventata una mia caratteristica predominante!
Quanto è importante per te lasciarti ispirare da altri illustratori? Lasciarmi ispirare dagli altri illustratori per me è importantissimo! Mi sprona a fare meglio e mi da nuova linfa vitale per future illustrazioni. Mi piace confrontarmi, vedere i colori, la tipologia di illustrazione e l’idea che gli altri hanno avuto, magari per lo stesso soggetto! Ne traggo insegnamento, gioia e stupore, e soprattutto ritengo sia una fonte di nutrimento per la fantasia.
Pensi di aver raggiunto la tua identità definitiva come illustratrice? No non credo di esserci ancora al 100% ma ci sono molto vicina, ho cambiato stile e con l’attuale credo di aver raggiunto la mia nicchia perfetta! Devo solo sfidare ancora alcune cose e fare degli step in più, ma si, in linea di massima mi sento soddisfattissima di quello che sono diventata come artista.
Secondo te quali sono le tre qualità che deve avere un illustratore per essere più appetibile a livello commerciale? Tanta tanta creatività, fantasia e senza dubbio una mente elastica! Oltre alla voglia di mettersi in gioco e tanta passione. Ritengo che la tecnica sia un fattore importante ma che non faccia in fondo “la differenza”.
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